Alcune note sull'Aloe vera

di Beth Lulinski, R.D. e Cathy Kapica, Ph.D., R.D

Traduzione italiana del documento originale a cura di Mario Campli


Aloe v.L'Aloe vera, una pianta che vive anche in appartamento, ha una lunga storia come panacea tradizionale. Dalla pianta vengono estratti due prodotti. Il gel di Aloe vera è la mucillagine trasparente prodotta dalla polpa interna delle foglie (1): contiene glucomannani e altri polisaccaridi, pectina e vari altri composti organici e inorganici. Il succo di Aloe vera è invece l'essudato giallo, dal caratteristico sapore amaro, che geme dai tubuli periciclici subito sotto la pellicola superficiale delle foglie: i principali composti contenuti sono dei glicosidi, gli antrachinoni aloina A e B, che sono potenti lassativi. Per l'impiego fitoterapico il succo di Aloe vera viene spesso disidratato in "granuli" secchi di colore marrone. I termini "gel" e "succo" non rappresentano talvolta la definizione dei preparati da parte dei produttori, e sono spesso confusi dai consumatori.

La "purezza" dei preparati è variabile: la separazione meccanica tra le due fasi non è sempre completa, e talvolta il gel di Aloe vera contiene proporzioni variabili di succo. Sarebbe preferibile utilizzare gel puro, dati gli effetti potentemente lassativi del succo; in ogni caso la stabilità dei principi contenuti nelle preparazioni di Aloe è precaria, e si riduce progressivamente con il passare del tempo; questo provoca differenze notevoli nella potenza del prodotto da lotto a lotto. Sebbene alcuni produttori reclamizzino speciali procedure di stabilizzazione, la migliore fonte di gel di Aloe resta la polpa estratta direttamente dalla foglia di una pianta viva.

Il gel di Aloe è stato utilizzato come trattamento locale per ferite, piccole ustioni o irritazioni della pelle; in realta' la sua applicazione predominante è come ingrediente di taluni cosmetici.

Il succo di Aloe, invece, assunto per bocca, è stato propagandato come rimedio per la stitichezza, la tosse, il diabete, il cancro, le cefalee, le artriti, sindromi da immunodeficienza, ulcere, piaghe e ferite, e molte altre condizioni patologiche. Ciononostante, l'unico impiego dotato di qualche efficacia è come lassativo (3,4,5,6). Gli antrochinoni e gli antroni contenuti nel succo di Aloe producono il loro effetto lassativo aumentando la peristalsi intestinale, e aumentando il contenuto d'acqua intestinale agendo con l'apertura dei canali del cloro nelle membrane cellulari della mucosa del colon, che provoca la riduzione del riassorbimento idrico nell'intestino (4). I glicosidi antrochinonici raggiungono per lo più indigeriti l'interno del colon, sebbene possano essere in piccola parte parzialmente metabolizzati da enzimi della flora batterica intestinale. L'effetto clinico è caratterizzato da più frequenti evacuazioni di feci di consistenza molle. La gran parte degli studi scientifici sugli effetti lassativi dell'Aloe riguarda comunque l'impiego di questo rimedio in combinazione con altri lassativi come la celandina o lo psyllium. Gli effetti collaterali dell'Aloe, soprattutto legati ad assunzione di dosi eccessive, sono dolori addominali, diarrea e squilibri elettrolitici.

Pochi studi hanno investigato la supposta capacità di favorire la guarigione delle ferite con l'assunzione per bocca di gel di Aloe. Un lavoro ha dimostrato una migliorata cicatrizzazione nei topi, attribuita ad un aumento del flusso ematico capillare nell'area della lesione (7). Negli anni 70 due diverse commissioni della Food and Drugs Administration conclusero che non c'erano evidenze sufficienti a considerare efficace il gel di Aloe vera nella cura di piccole ustioni, tagli, abrasioni, e nel trattamento delle irritazioni vaginali (8).

Uno studio su 5000 soggetti ha concluso per effetti positivi nella diminuzione dei fattori di rischio cardiologici per pazienti cardiopatici. Il lavoro ha mostrato che l'aggiunta alla dieta di Isabgol (che aumenta la quantita' delle feci) e gel di Aloe provoca una riduzione della lipemia, con diminuzione del colesterolo totale e dei trigliceridi, aumento della frazione HDL del colesterolo, e un tamponamento delle fluttuazioni della glicemia nei diabetici (9). Una ricerca effettuata su Medline nel gennaio 1998 non ha evidenziato ulteriori studi sugli effetti dell'Aloe sull'assetto lipidico e il rischio cardiologico. Alcuni studi hanno mostrato una riduzione delle fluttuazioni glicemiche in animali diabetici dopo assunzione di Aloe (10,11,12,13), ma sono necessari altri studi per investigare su queste caratteristiche nell'uomo.

Soprattutto su Internet è comune trovare pubblicita' che pretende di diffondere false proprieta' dell'Aloe. Su alcune pagine Web si trovano "testimonianze" dell'efficacia dell'Aloe nella cura dell'AIDS, dell'artrite reumatoide o di altre patologie croniche o debilitanti (14,15). Tali pretese non hanno alcun fondamento scientifico.

La sicurezza d'impiego dell'aloe è un'altra questione interessante. Studi sulla tossicita' genica hanno dimostrato che lassativi a base di aloe espongono al rischio di cancro nell'uomo quando usati secondo istruzioni (4). I prodotti a base di Aloe possono essere utilizzati per bocca come integratori alimentari, ma non hanno l'approvazione della FDA per l'impiego come farmaci (16). Attualmente l'unico impiego sicuro dell'Aloe vera (se utilizzata in modo appropriato per questo scopo) è come lassativo stimolante (17). La FDA raccomanda ulteriori studi sugli effetti e la sicurezza d'impiego dell'aloe.

Sono stati riportati casi di morte in pazienti affetti da cancro e trattati da medici (cui è stata revocata la possibilità di esercitare la professione) con iniezione e.v. di preparati a base si Aloe vera (16,18,19,20). La somministrazione parenterale di Aloe vera è illegale negli Stati Uniti, ma a volte malati disperati si recano in altri paesi con una legislazione meno severa nei confronti di supposte cure non dimostrate.

PUNTI CHIAVE

Il succo d'Aloe vera è un potente lassativo stimolante con l'approvazione della FDA per l'impiego come ingrediente di farmaci da banco (per i quali non è necessaria ricetta medica).

Prodotti derivati da gel di Aloe da assumere per bocca non hanno alcuna efficacia dimostrata contro qualunque malattia.

L'efficacia dei prodotti cosmetici a base di aloe è dubbia.


GLI AUTORI

La signora Lulinski è una dietologa.
Il Dott. Kapica è Assistant Professor of Nutrition and Clinical Dietetics presso la Finch University of Health Sciences/The Chicago Medical School.
Thomas J. Wheeler, Ph.D., e Manfred Kroger, Ph.D., hanno collaborato alla stesura di questo articolo.
Il Dott. Mario Campli ha effettuato la traduzione in lingua italiana.

BIBLIOGRAFIA

  1. Tyler V. The Honest Herbal: A Sensible Guide to the Use of Herbs and Related Remedies, Third Edition. Binghamton, NY: Pharmaceutical Products Press; 1993.
  2. Tyler V. Herbs of Choice: The Therapeutic Use of Phytomedicinals. Binghamton, NY: Pharmaceutical Products Press; 1994.
  3. Odes H.S., Madar Z. A double-blind trial of a celandin, aloevera and psyllium laxative preparation in adult patients with constipation. Digestion 49:65-71, 1991.
  4. Brusick D, Mengs U. Assessment of the genotoxic risk from laxative senna products. Environmental and Molecular Mutagenesis 29:1-9, 1997.
  5. Ishii Y, Tanizawa H, Takino Y. Studies of Aloe v. - Mechanism of cathartic effect (4). Biological and Pharmaceutical Bulletin 17:651-3, 1994.
  6. Grindlay D, Reynolds T. The Aloe vera phenomenon: A review of the properties and modern uses of the leaf parenchyma gel. Journal of Ethnopharmacology 16(2-3):117-151, 1986.
  7. Davis RH, Leitner MG, Russo JM, Byrne ME. Wound healing. Oral and topical activity of aloe vera. Journal of the American Podiatric Medical Association 79:559-562, 1989.
  8. Hecht A. The Overselling of aloe vera. FDA Consumer 15(6):26-29, 1981.
  9. Agarwal OP. Prevention of atheromatous heart disease. Angiology 36:485-492, 1985.
  10. Ghannam N and others. The antidiabetic activity of aloes: Preliminary clinical and experimental observations. Hormone Research 24:288-294, 1986.
  11. Ajabnoor MA. Effect of aloes on blood glucose levels in normal and alloxan diabetic mice. Journal of Ethnopharmacology 28:215-220, 1990.
  12. Al-Awadi F, Fatania H, Shamte U. The effect of a plants mixture extract on liver gluconeogenesis in streptozotocin induced diabetic rats. Diabetes Research 18:163-168, 1991.
  13. Roman-Ramos R and others. Experimental study of the hypoglycemic effect of some antidiabetic plants. Archivos de Investigacion Medica 22(1):87-93, 1991.
  14. Premium Aloe Company Web site, June 22, 1998.
  15. Nature's Choice Aloe Vera Online Catalog, June 22, 1998.
  16. Smith L., Struck D. The aloe vera trail: Investigation of four patient deaths leads officials to company based in Maryland. Washington Post. Oct 11,1997; Sec. C, 1:2.
  17. Schultz W. Proposed Rules. Federal Register. Sep 2, 1997; Vol 62(169):46223-46227.
  18. Smith L., Blum J. Police probe death of second patient treated by Manassas Doctor. Washington Post. Sept 26, 1997; SecB, 1:2.
  19. Smith L., Lipton E. Panel suspends the license of VA physician; Doctor's aloe therapy suspected in 3 deaths. Washington Post. Sept 27, 1997; Sec.A, 1:2.
  20. Smith L. Judge rejects case against Doctor's aide; Man allegedly gave aloe vera injections. Washington Post. Nov 18,1997; Sec.B, 3:2.

NOTA DEL TRADUTTORE

Per amore di completezza aggiungiamo che dal 1997 circa sono comunque in corso degli studi per valutare l'attività anticancro di una molecola contenuta nell'essudato di Aloe vera, l'aloe-emodina, che sembrerebbe attiva in particolari tumori di origine neuroectodermica in età pediatrica (il neuroblastoma, il sarcoma di Ewing) e forse, in un prossimo futuro, potrebbe trovare impiego anche nel trattamento dei melanomi. L'articolo originale su questi studi è stato pubblicato su Cancer Research 2000 Jun 1;60(11):2800-4 "Aloe-emodin is a new type of anticancer agent with selective activity against neuroectodermal tumors." ed è opera di un gruppo di ricercatori dell'Università di Padova. Un articolo divulgativo sull'argomento è pubblicato sul numero 390 de "Le Scienze" (febbraio 2001 - pag.30). Tutto questo, ovviamente, non significa nulla rispetto alle propagandate virtù dell'Aloe: sarebbe come dire che, siccome la preziosa urochinasi con la quale si fa la trombolisi coronarica agli infartuati è contenuta nelle urine, bere urine previene o cura la miocardiopatia ischemica... Ed infatti, a oltre dieci anni di distanza, non è stato realizzato mai nessuno studio clinico sulla efficacia della aloe-emodina nell'uomo, a dimostrazione che non sempre le promesse vengono mantenute
Chi avesse dimestichezza con l'inglese, oltre alla versione originale del documento che ho tradotto può trovare altre notizie interessanti a cura della American Cancer Society.

Mario Campli
Medico Chirurgo
Specialista in Chirurgia d'Urgenza e Pronto Soccorso