L'aspirina


"L'aspirina provoca malformazioni nei feti di topi e ratti, uccide i gatti, mentre non ha assolutamente alcun effetto sui cavalli"
L.E. Davis - Journal of the American Veterinary Medical Associations

L'aspirina non è tossica nel gatto più di quanto non lo sia nell'uomo. Questo è un grave fraintendimento di un lavoro scientifico, pubblicato dal Dott. Davis, che afferma tutt'altra cosa. Nell'articolo (1) si scrive che, nel caso dell'aspirina, le differenze tra una specie e l'altra riguardano il tempo di emivita plasmatica, ovvero la durata per la quale il farmaco, una volta somministrato, rimane in circolo. In ragione di ciò, conclude l'articolo, occorre regolare il dosaggio dei farmaci per individuare il corretto regime terapeutico per ogni specie. Il dott. Davis non ha mai scritto che "l'aspirina uccide i gatti e non ha assolutamente alcun effetto sui cavalli".

Dal momento che l'emivita plasmatica dei salicilati è di 38 ore nei gatti e di 1 ora nei cavalli, contro le 5 ore nell'uomo, è chiaro che, anche utilizzando dosi adeguate al peso dell'animale, somministrare aspirina con gli stessi intervalli di tempo tra una dose e l'altra provocherà la morte del gatto -per accumulo del farmaco, che viene smaltito più lentamente- e risulterà inadeguata nella trattamento della febbre nel cavallo. Se confrontiamo le dosi comparate non solo al peso dell'animale, ma anche all'emivita plasmatica, scopriamo che i gatti muoiono quando assumono una quantità di farmaco equivalente, per un uomo, a circa 60 compresse di aspirina in un solo giorno (2).

Per quanto riguarda gli effetti teratogeni dell'aspirina, è vero che essa causa malformazioni in diversi animali. L'impatto di questa teratogenicità sulla gravidanza umana non è chiaro dal momento che il farmaco viene difficilmente assunto in modo continuativo durante i nove mesi della gestazione. Le dosi che risultano teratogene nel ratto sono pari a 150mg/kg due volte al giorno durante la fase iniziale della gravidanza (3), oppure 250mg/kg durante tutta la gravidanza (4). Sarebbe come dire che una donna di circa 55kg di peso assuma da 46 a 55 compresse di aspirina per almeno dieci giorni consecutivi durante il primo trimestre di gravidanza. Naturalmente non esistono lavori sulla teratogenicità della aspirina a simili dosaggi nell'uomo, ma non è sorprendente che alcuni articoli scientifici riportino una maggiore incidenza di malformazioni in donne che abbiano assunto alte dosi di aspirina in gravidanza (5).

Bibliografia
  1. Davis L E - Species differences as a consideration in drug therapy.
    J Am Vet Med Assoc 175(9): 1014-15 (1979)
  2. Davis L E, Donnelly E J - Analgesic drugs in the cat.
    J Am Vet Med Assoc 153(9): 1161-67 (1968)
  3. Wilson J G, Ritter E J, Scott W J, Fradkin R - Comparative distribution and embryotoxicity of acetylsalicylic acid in pregnant rats and rhesus monkeys.
    Toxicol Appl Pharmacol 41: 67-68 (1977)
  4. McColl J D, Globus M, Robinson S - Effect of some therapeutic agents on the developing rat fetus
    Toxicol Appl Pharmacol 7: 409-17 (1965)
  5. Richards I D - Congenital malformations and environmental influences in pregnancy.
    Br J Prev Soc Med 23(4); 218-25 (1969)