William Harvey e la circolazione del sangue


"William Harvey non utilizzò animali per scoprire come il cuore e i vasi lavorano. Egli studiò un sigolo, anomalo caso clinico di un nobiluomo"
The process of medical discovery, pamphlet di Brandon Reines

Prima del fondamentale lavoro di Harvey, medico vissuto tra il '500 e il '600, le idee sul sangue e sulla sua circolazione erano assai sorprendenti e lontane dal vero. All'epoca imperavano gli insegnamenti di Galeno, secondo il quale il sangue si caricava di "spiriti naturali" nel fegato, di "spiriti vitali" nel ventricolo sinistro, e questi si trasformavano in "spiriti animali" nel cervello; il sangue passava dal ventricolo sinistro al destro attraverso immaginari ed invisibili pori, e non era che uno dei quattro umori del corpo; ciascun organo del corpo aveva la capacità spontanea di "attirare" gli umori per trasformarli o per secernere ed espellere i residui.

Fu solo grazie al lavoro di William Harvey, un capolavoro di ragionamento deduttivo basato su esperimenti di ingegnosa semplicità che la circolazione del sangue e la funzione del cuore così come oggi li conosciamo divennero patrimonio della scienza medica. Molti degli esperimenti più importanti furono eseguiti su cadaveri, persino su uomini vivi, facendo per la prima volta della fisiologia una scienza sperimentale e dinamica.

Forse per questo il "solito" Brandon Reines ha affermato che le scoperte di Harvey non dovevano nulla alla sperimentazione sugli animali. Purtroppo per lui, è lo stesso William Harvey a smentirlo, nel I capitolo del suo libro (che non a caso si intitola "Exercitatio Anatomica de Motu Cordis et Sanguinis in Animalibus"): «Infine, usando ogni giorno estrema attenzione, con esperimenti molto frequenti, osservando e confrontando un gran numero di animali, ho trovato la mia strada per venir fuori da questo labirinto e ottenere la conoscenza accurata del moto e delle funzioni del cuore e delle arterie, come desideravo» («Finally, using greater care every day, with very frequent experimentation, observing a variety of animals and comparing many observations, I felt my way out of this labyrinth, and gained accurate information, which I desired, of the motions and functions of the heart and arteries»).

Bibliografia
  1. Rutkow I M - Storia illustrata della Chirurgia
    1a. Edizione italiana (1996)